Cosa facciamo

La CRTL ha il compito, su delega del Consiglio di Stato, di elaborare il “Piano cantonale dei trasporti” (PCT) per il territorio di propria competenza.

Il PCT è lo strumento per promuovere ed organizzare la politica cantonale dei trasporti, garantendo il coordinamento e l’integrazione con le procedure speciali ed indica:

  1. gli obiettivi della politica globale in materia di infrastrutture e di servizi di trasporto a livello interregionale e regionale;
  2. l’analisi attuale e la prevedibile evoluzione della domanda di infrastrutture e di servizi di trasporto idonei a soddisfarla;
  3. gli obiettivi di risanamento ambientale (inquinamento atmosferico e fonico) a livello interregionale e regionale con i relativi termini di attuazione;
  4. gli indirizzi di politica urbanistica;
  5. le priorità realizzative degli interventi;
  6. la ripartizione dei compiti tra Cantone, comuni ed altri enti interessati;
  7. la valutazione quadro delle risorse da destinare alla politica in materia di infrastrutture di servizi di trasporto.

Gli strumenti attraverso i quali la CRTL ha allestito il PCT sono stati dapprima il Piano regionale dei trasporti del Luganese (PTL) e – a partire dagli anni 2000 –  il Programma d’agglomerato del Luganese (PAL), fondato sulla politica degli agglomerati della Confederazione.

Cronologia

2016

Il PAL3 (Programma d’agglomerato del Luganese di terza generazione) si fonda sui contenuti del PAL2, che è confermato integralmente e funge da quadro di riferimento per l’implementazione delle nuove proposte.

A fronte dello scenario “città-agglomerato” quale visione per l’organizzazione territoriale del Luganese caratterizzata da una rete urbana di aree funzionali ognuna con la propria specifica vocazione, la principale novità del PAL3 riguarda l’integrazione di paesaggio ed insediamenti in tale contesto, con la proposta di una “Maglia Verde del Luganese” che mette in rete le aree verdi e gli spazi liberi all’interno del perimetro urbano, soprattutto tramite percorsi ciclabili e pedonali.

Per quello che attiene alla mobilità è confermata la rete tram-treno quale sistema strutturante tra le aree funzionali strategiche dell’agglomerato, accompagnata da un’importante riorganizzazione e potenziamento della rete del trasporto pubblico su gomma. Vengono proposte pure due nuove fermate TILO nella Valle del Vedeggio.

A questo si aggiunge un considerevole rafforzamento della rete ciclabile-pedonale, con diversi interventi che integrano e completano la rete regionale già pianificata, l’estensione a quasi tutto l’insediamento dei quartieri a velocità moderata, così come alcune proposte di miglioramento della rete viaria, in particolare la riorganizzazione delle bretelle autostradali di Lugano Nord “Porta Ovest” e l’apertura al traffico ordinario dello svincolo di cantiere di Sigirino.

2012

Il PAL2 (Programma d’agglomerato del Luganese di terza generazione) propone l’estensione del perimetro di riferimento dell’agglomerato a tutto il comprensorio di competenza della CRTL e la pianificazione intercomunale delle aree funzionali strategiche partendo da un approccio dal basso.

Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali il PAL2 conferma la rete tram quale elemento prioritario per l’organizzazione della mobilità del Luganese, propone la riorganizzazione della viabilità stradale in funzione delle necessità di risanamento degli insediamenti e dell’ottimizzazione della accessibilità (Basso Vedeggio, Basso Malcantone, Cornaredo, Pian Scairolo) e conferma la necessità di realizzare la rete ciclabile regionale.

2007

Il Dipartimento del territorio, con il supporto della CRTL, ha elaborato il Programma d’agglomerato del Luganese (PAL) impostandolo sui contenuti del PTL. Il concetto di organizzazione territoriale è fondato invece integralmente sulle proposte del COTAL, che copre solo parzialmente il comprensorio di intervento del PTL.

Gli elementi innovativi proposti dal PAL rispetto al PTL sono rappresentati dall’integrazione della rete ciclabile regionale allestita nell’ambito del Piano della viabilità del Polo (PVP) e dall’introduzione del concetto di un sistema di trasporto tram-treno su cui incentrare la politica di gestione della mobilità pubblica del Luganese.

1996

Il Il Concetto di organizzazione territoriale dell’agglomerato luganese (COTAL) è stato elaborato per determinare gli indirizzi socio-economici e territoriali dell’agglomerato luganese nell’ambito dei quali realizzare le opere infrastrutturali del PTL e per precisare il contesto territoriale regionale del polo luganese, dichiarato “polo cantonale” nell’ambito della “città-regione” definita del Piano direttore cantonale del 1990. Il COTAL definisce la “Nuova città”, costituita da Lugano e da una ventina di Comuni della sua corona, suddivisa in una ventina di “quartieri”, ognuno dei quali caratterizzato per funzione e vocazione. Seppur con una dimensione che travalica i confini dei singoli Comuni, si conferma una visione dell’agglomerato basata sul rapporto centro-periferia.

1994

Quasi parallelamente all’allestimento del primo piano direttore, sulla scorta di una convenzione stipulata alla fine degli anni ’80 tra il Consiglio di Stato e i Comuni tra il Monte Ceneri e le rive settentrionali del Ceresio (in totale 87), nel 1994 è stata allestita la Proposta di Piano dei trasporti del Luganese (PTL).

Per la prima volta a livello cantonale, ma certamente innovativo anche a scala nazionale, il PTL propose un concetto di mobilità integrato che considera tutti i modi di trasporto.

La strategia di intervento del PTL si fondava su un sistema di trasporti a tre “anelli”: il primo, rappresentato dalle aree di interscambio modale esterne all’area urbana, il secondo, costituito dalla tangenziale “Omega”, che assume la funzione di circonvallazione del traffico del Polo Luganese, e il terzo anello, dedicato alla gestione della mobilità all’interno del Polo Luganese.

Dal profilo infrastrutturale e trasportistico le principali proposte del PTL erano

  • il potenziamento della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa;
  • il potenziamento della rete di trasporto pubblico su gomma;
  • la tangenziale Omega, con la galleria Vedeggio-Cassarate e l’integrazione dell’autostrada nel nuovo sistema;
  • i nodi intermodali e i parcheggi di corrispondenza.

Era per contro quasi del tutto assente l’inquadramento di ordine territoriale.

L’assemblea del settore

L’Assemblea di settore è costituita da un rappresentante di ciascun Municipio del Settore. Essa ha il compito di individuare i problemi connessi alla mobilità del Settore e proporre la priorità degli interventi e di provvedere al consolidamento delle proposte della CRT presso i Municipi dei Comuni membri.