Un incontro interlocutorio
Pubblicato il 13 Febbraio 2025
PAL5 / Dipartimento del Territorio e Commissione dei trasporti non hanno ancora appianato tutte le differenze di vedute sul futuro infrastrutturale del Luganese
Il Dipartimento del territorio e la Commissione regionale dei trasporti del Luganese si sono incontrati mercoledì per capire come procedere in merito al Piano d’agglomerato di quinta generazione del Luganese (PAL5). Un progetto su cui vi sono visioni contrastanti (maggiori dettagli sull’edizione del 7 febbraio). Stando a quanto abbiamo appurato – anche in questo caso nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni a microfoni accesi – l’incontro è stato franco e a tratti acceso, ma comunque costruttivo. Le parti non si sono tuttavia lasciate d’accordo su tutto. Il Cantone, lo ricordiamo, preme affinché tutte le sue richieste di correzioni al PAL5 siano integrate, mentre la CRTL rivendica alcune sue scelte. Ora starà alla CRTL, la prossima settimana, decidere il da farsi, anche dopo aver interpellato i suoi Comuni membri, chiedendo loro formalmente sostegno sul proprio operato.
Cos’è il Piano d’agglomerato
Il PAL5 è lo strumento con cui il Luganese pianifica le sue principali opere infrastrutturali in ambito di mobilità, con uno sguardo rivolto sulla regione intera e puntato diversi anni avanti. Le opere reputate pronte ad andare in cantiere entro il 2031 potrebbero – se Berna darà luce verde – godere di sostanziosi contributi confederati. A mo’ di esempio possiamo citare le prospettate reti ciclabili in stazione a Lugano, fra Paradiso e Melide, e nel Basso Malcantone; la riqualificazione o la creazione di una dozzina di fermate del trasporto pubblico; o la riqualificazione viaria di Cappella Due Mani e delle Cinque Vie.
Vi sono poi le opere in priorità B e C (in cantiere entro rispettivamente oltre il 2035) che potrebbe diventare preponderanti nei PAL futuri e per ora non oggetto di contributi federali: tra di esse la seconda tappa del tram treno dal centro a Cornaredo, le gallerie d’aggiramento di Ponte Tresa, Magliaso e Pura; e il nodo intermodale di Cornaredo.