Tram-Treno, i costi raggiungono i 759 milioni di costo
Pubblicato il 15 Aprile 2025
BELLINZONA – La Rete tram treno del Luganese costerà 759 milioni di franchi, Iva esclusa. Si tratta di un rincaro pari a 269 milioni di franchi, rispetto ai 490 milioni stimati lo scorso autunno. A confermare la realtà dei fatti è stato il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, in risposta a due interpellanze che chiedevano al Consiglio di Stato di fare chiarezza in merito all’esplosione dei costi. In particolare, nell’atto parlamentare cui primo firmatario era Alain Bühler, venivano sollevati «dubbi urgenti sulla sostenibilità finanziaria e sulla fattibilità degli interventi nella loro interezza».
Nel corso del suo discorso, Zali ha spiegato che dei 759 milioni, 439,8 se ne fa carico il fondo Prossif; 27 milioni corrispondono al contributo federale dei programmi di agglomerato per la tratta Manno-Bioggio; 466,8 milioni corrisponde alla quota parte federale; 42,2 milioni sono a carico di FLP SA, 246 milioni sono invece a carico di Cantone (per il 58% ossia 142,7 milioni) e dei comuni della Crtl (42% ovvero 103,3 milioni).
Insomma, il governo dovrà chiedere al Parlamento un credito supplementare di circa 80 milioni (più IVA) per quanto concerne la quota parte cantonale. Il messaggio sarà adottato dal Consiglio di Stato e sottoposto al Gran Consiglio «prima dell’estate», ha detto Zali.
Un aumento dei costi che lo scorso 17 marzo è stato discusso con la Confederazione. «L’orientamento dell’Ufficio federale dei trasporti, la cui valutazione del progetto rimane molto positiva, è quella di accettare la parte di aumento dei costi di pertinenza della confederazione a condizione che cantone e Comuni della CRTL si assumano la loro quota parte dell’aumento. Non occorre avvallo dalle Camere federali».