Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB): Zali ignora i Sindaci del Malcantone e impone un progetto destinato al fallimento.
Pubblicato il 4 Giugno 2025
Comunicato stampa
Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB): Zali ignora i Sindaci del Malcantone e impone un progetto destinato al fallimento.
Il Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone esprime profonda indignazione e sconcerto per la decisione del Direttore del Dipartimento del Territorio, on. Claudio Zali, di procedere con il licenziamento del Messaggio governativo n. 8582 sulla circonvallazione Agno-Bioggio, malgrado il chiaro e unanime invito della Conferenza dei Sindaci di sospendere l’iter e rivalutare la variante interrata del progetto.
Con lettera ufficiale datata 16 maggio 2025, la Conferenza aveva chiesto con argomenti puntuali e di sostanza di non procedere al licenziamento del Messaggio nella versione attuale, giudicata peggiorativa e non condivisibile. Non solo Zali non ha accolto la richiesta, ma non si è nemmeno degnato di rispondere ai Sindaci, dimostrando ancora una volta una totale mancanza di ascolto e di rispetto istituzionale verso i rappresentanti dei Comuni interessati.
Non è più un segreto che il progetto attuale non è quello che il Consigliere di Stato avrebbe voluto portare avanti, come lui stesso ha ammesso pubblicamente. E certamente non è quello che vogliono i Comuni e il territorio. A maggior ragione ci chiediamo perché si ostini a spingere un progetto che egli stesso sa essere privo del necessario consenso e destinato a essere osteggiato da Comuni e da ricorrenti.
In questo contesto, il Comitato dei Sindaci contesta con fermezza anche l’ipotesi di sottoporre il progetto a un sondaggio limitato ai soli cittadini di Agno, Bioggio e Magliaso. La circonvallazione è da sempre definita un progetto per l’intero Malcantone, territorio che ne subirà in pieno sia le conseguenze positive che quelle negative. È dunque inaccettabile e discriminatorio restringere l’espressione della popolazione a tre soli Comuni. Se sondaggio deve essere, allora sia esteso all’intero Malcantone, così da rispettare il principio democratico e rappresentare correttamente la volontà dell’intera regione interessata.
È ormai evidente che l’obiettivo politico di Zali è solo quello di “salvare la faccia”, potendo dire di aver fatto il proprio dovere con il licenziamento del Messaggio, per poi scaricare la responsabilità di un probabile fallimento sui Comuni. Il risultato di questa testardaggine sarà che il Malcantone rischia di dover attendere altri 40 anni prima di vedere una soluzione concreta, anche solo parziale, ai noti e gravi problemi di traffico. Se il progetto presentato in data odierna venisse bocciato dal Gran consiglio o dal popolo, non ci sarà altro progetto per decenni.
Il Comitato dei Sindaci intende ora attivarsi con determinazione per sensibilizzare le Commissioni competenti del Gran Consiglio, affinché il progetto venga fermato e rimandato al Dipartimento. È necessario che si approfondisca seriamente la variante interrata, l’unica soluzione tecnicamente ed ambientalmente sostenibile, e che si obblighi finalmente il DT a fare il proprio dovere chiedendo i contributi federali a Berna, cosa che sino ad oggi si è sempre rifiutato di fare, nonostante l’apertura dimostrata dal DATEC in risposta alle nostre sollecitazioni.
Il Comitato dei Sindaci non resterà a guardare. Si batterà con forza per impedire che un progetto sbagliato, calato dall’alto e privo del consenso dei Comuni, venga imposto a un territorio che merita soluzioni migliori e all’altezza delle sfide della mobilità odierna e futura.
Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone
Neggio, 4 giugno 2025
Neggio, 4 giugno 2025