Agno-Bioggio, un nuovo tracciato in superficie

Pubblicato il 4 Giugno 2025

Dopo l’abbandono del percorso in galleria, nel 2023, presentata una nuova soluzione – Spesa prevista: 337,8 milioni di franchi – La popolazione sarà consultata

Di: pon 

A un anno e mezzo dalla rinuncia per motivi di costi al progetto che comprendeva la parte sotterranea fra Vallone e Piodella, il Consiglio di Stato ticinese ha licenziato un nuovo messaggio per la futura circonvallazione Agno-Bioggio, opera stradale di cui si parla da oltre 30 anni, di fondamentale importanza per la futura viabilità del Malcantone insieme alla rete tram-treno. La spesa prevista è di 337,8 milioni di franchi a carico del Cantone (58%) e dei Comuni (42%).

La fattura – si ricorda – sarebbe lievitata a oltre mezzo miliardo se si fosse mantenuta la variante in galleria, alla luce dei sondaggi geologici sfavorevoli. Il nuovo credito richiesto al Gran Consiglio è di 128’644’000 franchi.

Si mantiene l’obiettivo di migliorare la viabilità e sgravare il centro di Agno e la Strada Regina dal traffico intenso in particolare nelle ore di punta (i passaggi saranno ridotti di due terzi) e di riqualificarli. Dopo l’esame di diverse varianti, la nuova soluzione, presentata dal consigliere di Stato Claudio Zali e dall’ingegnere Thomas Bühler (capo area opere strategiche), rappresenta per il Governo “l’unica alternativa percorribile e sostenibile finanziariamente”. È a due corsie, una per senso di marcia, e interamente in superficie: prevede un cavalcavia in zona Vallone, per superare i binari della Lugano-Ponte Tresa, e poi un tratto in rilevato tra il Vecchio Vedeggio e la Piodella, costeggiando la strada locale attuale per liberare spazio a lago e rinunciando allo svincolo in zona Bolette. Una volta sottopassata la cantonale alla Piodella, confermato invece in sostanza il percorso fra l’estremità sud dell’aeroporto e la rotonda delle Cinque Vie a Bioggio, dove l’aumento del preventivo è contenuto entro termini accettabili. Il tracciato segue la sponda destra del Vedeggio, fra l’argine e la pista aeroportuale, senza invadere la zona dei Mulini di Bioggio.

Davanti ai media, Zali ha annunciato che per la prima volta i residenti dei Comuni di Manno, Bioggio, Agno, Muzzano e Magliaso avranno la possibilità di esprimere il proprio parere sul progetto attraverso la partecipazione volontaria a un sondaggio previsto nel corso dell’autunno (ma dall’esito non vincolante per il Parlamento). Lo stesso sarà preceduto da alcune serate informative pubbliche. Questo per evitare “che sia proprio il Malcantone ad affossare il progetto”.

L’ultima parola, ha poi ricordato, spetterà però con ogni probabilità all’intero popolo ticinese alle urne. “Ragionando politicamente”, ha poi detto ancora Zali, “mi sento di dire che o faremo questa o non se ne farà più nessuna”.

rsi.ch